La potatura della vite a testa di salice è un metodo già noto a Etruschi e Romani.
Proprio dei sistemi di allevamento a tralcio rinnovato, quali Guyot, pergola trentina, pergola veronese, pergola di Soave e tendone, la potatura a testa di salice prevede il progressivo allargamento dei centri vegetativi posti nella parte alta del tronco, con la conseguente formazione della testa di salice, dalla quale prendono origine i tralci dai quali saranno selezionati i capi a frutto da stendere e legare nel corso della potatura invernale successiva.
La testa si forma a seguito della speronatura a corona o a una gemma dei tralci originatisi dalle gemme lasciate sulla sommità del tronco come taglio del futuro. Lo sperone a corona tende a favorire lo scoppio delle gemme di corona, determinando un progressivo allargamento del centro vegetativo portando alla formazione della testa.
Con questo metodo non si eseguono mai tagli radenti e si contengono le dimensioni della pianta.
Come si vede dalle immagini presenti nel video esistono numerosi vigneti con piante a testa di salice molto vecchie.
Nel corso della primavera si consiglia di sfoltire i numerosi germogli che prendono origine dalla testa della pianta.
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