Dopo l’incontro con i sindacati, venerdì e quello in consiglio comunale a Stradella, martedì scorso, i vertici della Broni Stradella Pubblica incontreranno i sindaci il prossimo 10 febbraio per illustrare, ufficialmente, anche a loro che sono di fatto i proprietari dell’azienda in rappresentanza dei cittadini, il piano industriale che dovrebbe rilanciarla dopo l’ultimo bilancio in profondo rosso e i servizi di raccolta rifiuti che, nonostante l’aumento delle tariffe applicate da molti comuni, non riescono a rispondere in modo puntuale e moderno alle necessità del territorio. Il direttore Stefano Bina ha già anticipato molto del contenuto del piano, ma un punto preciso sui prossimi passi sarà reso noto solo allora. E non c’è solo la questione dell’esternalizzazione del servizio di raccolta rifiuti a Broni e Stradella, che ha suscitato la levata di scudi dei sindacati. Sul tavolo c’è la gestione della casa di riposo, che secondo quanto emerso finora sconterebbe perdite enormi (300mila euro all’anno da oltre 10 anni) per il mancato accreditamento presso la Regione di un reparto per malati di Alzheimer e la questione delle piscine, in forte difficoltà come tutto il settore. Sullo sfondo, ma neanche troppo, l’avvio del processo per truffa scattato dopo l’inchiesta dello scorso anno: alla sbarra sono finite 14 persone con le accuse, a vario titolo, di furto, ricettazione, concussione, peculato.Tre le richieste di pattugliamento e una di giudizio abbreviato, mentre le altre posizioni saranno definite nel corso del processo alle battute iniziali.
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