Roma, (askanews) - Il governo studierà l'ipotesi di un'uscita anticipata dal lavoro con un assegno pensionistico più basso. Lo ha confermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che però ha rimandato ogni decisione alla prossima legge di stabilità.
Ogni intervento sulle pensioni dovrà dunque essere compatibile con l'equilibrio dei conti pubblici e le regole europee. Secondo il ministro, bisognerà partire dalle situazioni socialmente più delicate, garantendo, con un ammortizzatore ad hoc o una soluzione ponte, coloro che perdono il lavoro, ma che non hanno ancora raggiunto i requisiti per andare in pensione.
Rendere l'età più flessibile è una delle opzioni sul tavolo di Poletti, che tuttavia ha sollecitato le forze politiche e sociali a trattare l'argomento senza alimentare aspettative. Il ministro del Lavoro ha promesso l'avvio, in tempi brevi, di una fase di studio e riflessione, anche con l'Inps, il cui neo presidente Tito Boeri ha rilanciato il tema dell'uscita anticipata.
Poletti ha poi assicurato che convocherà i sindacati, che hanno chiesto un incontro per illustrare al ministro le loro proposte, dopo aver svolto la verifica preliminare. Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito la richiesta al governo di modificare la legge Fornero, introducendo elementi di flessibilità nell'uscita dal lavoro, senza però prevedere tagli agli assegni previdenziali.
Ещё видео!