I seminari autunno-invernali di Rifondazione
7 Un nodo mai sciolto: la questione meridionale
Relatore: Rino Malinconico
discussant:
Rosa Tavella
Raffaele Tecce
Gloria Scarlino
Lunedì 16 dicembre, dalle 19
Per quanto corrisponda a verità il detto latino “Repetita iuvant”, ci sforzeremo di andare oltre la ricapitolazione di quanto già contenuto in molti nostri documenti. Il tema che infatti affronteremo in questo nostro incontro verterà essenzialmente sul nesso fra il nostro Sud e i due elementi decisivi dell’attuale transizione storica: da un lato, il contesto di crisi generalizzata degli assetti economici, politici e culturali del neoliberismo; dall’altro, la nuova guerra mondiale in cui stiamo rapidamente precipitando. È una fase del tutto nuova, e noi camminiamo a tentoni in territori largamente incogniti. E ciò ridisegna in radice gli stessi termini della ‘Questione Meridionale’.
Porremo perciò, al centro della riflessione, i nessi obiettivi tra la condizione di diffusa marcescenza sociale, politica e culturale del Sud dell'Italia e i grandi sconvolgimenti epocali che riguardano il mondo intero, a partire dalle linee plurime di scomposizione, ma anche di riorganizzazione, già febbrilmente attive in Europa e nel Mediterraneo. Soprattutto proveremo a mettere a fuoco il modo concreto con cui la guerra, ma anche il susseguirsi delle catastrofi ambientali e sanitarie, accentuano e ridefiniscono il ruolo specifico del Sud nel Sistema Italia e nel Sistema Europa.
Al tempo stesso tenteremo di indicare piste utili per indagare e interpretare le dinamiche di autoconsapevolezza del Sud: per come stratificatesi nel tempo, ma anche per come sono sottoposte a torsione dai drammatici cambiamenti su scala planetaria. La qual cosa implicherà una esplorazione di massima della difficile dialettica tra modernità e conservazione nell'assetto capitalistico del Sud e nel ‘senso comune’ delle persone.
Non si tratta solo di un’indagine conoscitiva ma anche di una sollecitazione utile per l’agire. Il che significa che al Sud di oggi - che frana, che soffre e che affanna - noi non suggeriremo di “divenire capitalisticamente più avanzato”, bensì di porsi come effettiva ‘punta avanzata’ di una possibile, e ormai sempre più urgente, trasformazione radicale degli assetti sociali e politici.
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