6 settembre 2009
Riusciranno Ivo Redolfi Tezzat e Giampaolo D’Este a vincere la quinta edizione consecutiva della Storica e a diventare così "re del remo”? O saranno proprio i loro eterni rivali, i cugini Vignotto (tornati insieme dopo la lunga squalifica subita da Igor), a spegnere questo sogno, così come aveva fatto con loro proprio D’Este, nel 1999?
E’ senza dubbio una regata molto attesa quella in programma il 6 settembre del 2008. Un’edizione in cui non mancano neppure, come è tradizione, le polemiche. Ad esserne coinvolta è ancora una volta la Rai, rea, secondo la Lega Nord, di affidare la cronaca dell’evento a giornalisti “romani”, trascurando quelli veneti. E sul piede di guerra sono pure gli animalisti per l’intenzione, annunciata ma poi non attuata, da parte del presidente dell’associazione regatanti, Benito Vignotto, di ripristinare la tradizione del maialino vivo dato in premio ai quarti classificati, sostituito invece ormai da qualche anno con una scultura in vetro.
Sono circa 100.000 gli spettatori che si assiepano lungo il Canal Grande il giorno della regata. La manifestazione si apre come sempre col variopinto corteo storico, a cui seguono le gare di contorno (maciarele per i ragazzi, bisse del Garda, gondole a quattro remi, Palio delle Università, rivinto da Ca’ Foscari sullo Iuav) e quelle “tradizionali”, con i successi di D’Este-Zanella tra i Giovani, di Schiavon-Ragazzi tra le Donne, e di Pellestrina nelle Caorline.
Ma l’attenzione di tifosi, atleti, tecnici è in grandissima parte rivolta alla regata dei gondolini: ognuno immagina quello che potrà accadere, qualcuno si sbilancia apertamente, pronosticando l’esito finale. Nessuno ha però previsto quello che succederà in gara: qualcosa, in effetti, di mai accaduto nella storia delle regate moderne. Tutto avviene in pochi secondi: siamo da poco entrati in Canal Grande, e conduce il marron dei Vignotto, seguito dal verde di Bertoldini-Vianello, mentre il celeste di Redolfi Tezzat-D’Este, penalizzato da un peggior numero d’acqua di partenza è solo terzo e tenta la rimonta. Ma il gondolino celeste si sbilancia: Redolfi Tezzat finisce in acqua, seguito dallo stesso D’Este, mentre l’imbarcazione si rovescia e affonda. Sfuma così il sogno dei due di diventare “re del remo”, mentre i Vignotto tornano a vincere dopo ben cinque anni.
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