C’era chi andava in trasferta per commettere le truffe, chi le organizzava contattando telefonicamente le vittime e poi chi acquistava le schede SIM e chi ricettava i guadagni dell’attività illegale. Quindici le persone tutte residente nell’area a nord di Napoli arrestate a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri di Caivano ed emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli nord a seguito di un’inchiesta che ha acceso i riflettori sul fenomeno delle truffe alle persone anziane. 8 persone sono finite in carcere, 4 ai domiciliari e tre con obbligo di dimora. Un’organizzazione quella scoperta, che si spostava in tutta Italia, con il cervello operativo a nord del capoluogo campano, finalizzata alla commissione di rapine, truffe ed estorsioni agli anziani. A spiegare i dettagli dell’attività investigativa, la procuratrice di Napoli nord, Maria Antonietta Troncone
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