Bratislava, 1 mar. (askanews) - Aktuality.sk ha pubblicato l'inchiesta postuma sui legami tra esponenti politici slovacchi e un imprenditore italiano che opera in Slovacchia e che avrebbe legami con la 'ndrangheta, scritto da Jan Kuciak, il giornalista slovacco ucciso la scorsa settimana assieme alla fidanzata Martina Kusnirova nella loro abitazione di Velka Maca, a 65 chilometri da Bratislava.
Intanto in Slovacchia è stato arrestato l'uomo d'affari italiano Antonino Vadalà, chiamato in causa nella vicenda del reporter ucciso. La polizia slovacca ha fermato anche il fratello Bruno e un cugino, Pietro Catroppa, a conclusione di un blitz in abitazioni di due località della Slovacchia orientale, Michalovce e Trebishov.
Mercoledì 28 febbraio tre alti esponenti del governo slovacco hanno rassegnato le dimissioni in seguito dell'omicidio di Kuciak: il ministro della Cultura, Marek Madaric, l'assistente del premier Robert Fico, Maria Troskova, e il responsabile dell'ufficio per la gestione delle crisi, Viliam Jasan.
Marek Vagovic, il capo dell'unità investigativa del sito dove la vittima lavorava, Aktuality.sk, rivela: "Assieme ad altri media slovacchi, pubblichiamo l'ultimo articolo scritto da Jan Kuciak, lo abbiamo inviato anche ai media stranieri perché è una specie di difesa, un individuo solo è vulnerabile, ma se offriamo tutti gli articoli allo stesso tempo, penso che sia impossibile che qualcuno si vendichi e ripeta ciò che è accaduto a Kuciak. Non ho saputo di una aperta minaccia o nascosta fatta a Jan Kuciak prima della pubblicazione del suo articolo. Qualche giorno prima della pubblicazione del suo articolo, il capo redattore di aktuality.sk gli ha chiesto se avvertiva una qualsiasi minaccia, se aveva bisogno di una guardia del corpo, se voleva che gli organizzasse un nascondiglio in un hotel. Jan ha detto che non avvertiva questo rischio. Non c'era niente di questo, ad eccezione delle minacce di Marian Kocner, ma apparentemente lei non ha a che fare con questa vicenda".
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