Da dicembre molti studenti disabili siciliani non vanno più a scuola: il trasporto scolastico è stato sospeso insieme a tutte le attività ludiche e terapeutiche. Le ex provincie non hanno più i soldi per garantire i servizi (assistenza ai disabili, manutenzione di strade e scuole…). La Sicilia,infatti, non ha ancora istituito le città metropolitane né i liberi consorzi di comuni. A rallentare il processo, il tentativo da parte dell’ARS di modificare il decreto Delrio. A ottobre il governo nazionale ha impugnato la legge regionale e chiesto alla Regione di rivedere le modifiche. Intanto le ex provincie (ancora commissariate), a un passo dal default, hanno tagliato i servizi. Così i bambini disabili sono costretti a stare a casa, gli istituti per ciechi e sordi hanno chiuso, nessuno si occupa della manutenzione delle strade provinciali né di quella delle scuole. E in alcune ex provincie sono stati sospesi anche gli stipendi per i dipendenti.
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