Ormai si parla solo di COVID 19 e di “Long Covid” ovvero di quel quadro clinico che segue la malattia attiva costituito da molti sintomi psichici (stanchezza soggettiva, ansia, sintomi depressivi e disturbi del sonno).
Il problema è che tutti parlano solo di Covid e anche noi psichiatri giriamo per il web e per le televisioni a scoprire l’acqua calda.
Diciamo che tutti coloro che sono stati ospedalizzati per covid poi soffrono di stanchezza, ansia o sintomi depressivi.
Ma va?! Chi l’avrebbe mai detto?
I disturbi dell’adattamento, purtroppo, non riguardano per nulla solo il COVID 19.
Il covid ci sta facendo dimenticare che, da sempre, anche chi ha subito un infarto, un ictus, un grave intervento, il paziente neoplastico, il dializzato e molte altre categorie di pazienti manifestano sintomi di stress e di adattamento tanto quanto, se non di piú, di coloro che hanno manifestato una grave forma di covid. Bene, di questi tempi tutti noi medici dobbiamo ricordarci che non di solo covid si muore o si soffre e che il covid sta diventando un movente per dimenticarci di tutte le altre patologie.
Si, non solo sulle riviste patinate si seguono le mode, le tendenze o i “clik facili” ma purtroppo anche su Lancet e sul British Medical Journal….
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