Gestiva canali su piattaforme social dove i suoi clienti potevano selezionare il tipo e la quantità di stupefacente da acquistare, spulciare tra varie gallery fotografiche, pagare la droga in Bitcoin e recensire il “prodotto” acquistato. La consegna veniva effettuata direttamente dal giovane spacciatore attraverso un vero e proprio servizio delivery. Arrestato dai Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese che, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno smascherato l’ingegnoso sistema di vendita che in pochi mesi aveva registrato ben 733 cessioni pari a circa 5 kg di stupefacente per un importo complessivo di circa 50 mila €.
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