Continuiamo la nostra analisi del rapporto tra individuo e società. Dopo aver esaminato la figura del Supereroe può essere utile ora instaurare un parallelismo con quell’autore che meglio di chiunque altro ha saputo descrivere metaforicamente gli effetti che la colpevolizzazione della diversità può avere sulla psiche dell’individuo. Stiamo parlando di Franz Kafka.
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Kafka è riconosciuto universalmente come uno degli scrittori più enigmatici della storia. Una delle sue opere più note è senz'altro la metamorfosi, un racconto in cui il protagonista si trasforma in uno scarafaggio. Questa metafora viene utilizzata per far provare al lettore proprio quella sensazione di vergogna che scaturisce dall’immedesimazione con un personaggio emarginato, che si sente rifiutato non solo dalla società, ma addirittura dalla sua stessa famiglia.
Ma non meno degni di interesse sono i tre grandi romanzi: America il Processo e il Castello che lasciano emergere proprio il contrasto tra l'individuo e la società in quei contesti funzionalisti in cui dominano delle stringenti regole tese soltanto alla preservazione dei sistemi di potere.
Con i suoi spunti narrativi Kafka sottolinea il fatto che per essere accettati dalla società, oltre ad avere un proprio specifico ruolo nel processo di produzione collettiva, l’individuo deve anche rispettare le convenzioni socio-relazionali che di volta in volta la collettività ritiene convenienti: avere un lavoro rispettabile, fidanzarsi, sposarsi, procreare, e così via. Ma questo schema veniva percepito dall’autore come una imposizione dato che come è noto Kafka era in individuo solitario, schivo, e preferiva intrattenere relazioni prevalentemente epistolari con le donne della sua vita. Inoltre l’autore ha sofferto per tutta la sua esistenza il fatto di doversi adeguare al lavoro di impiegato nonostante la sua aspirazione fosse quella di fare lo scrittore.
Solo la scrittura gli consentiva di esprimere realmente se stesso. E solo esprimendo le sue reali capacità, Kafka, si sentiva libero da quella società che lo voleva invece servo del suo sistema di produzione collettivo.
Quindi al di là di quelli che sono gli aspetti puramente surreali è bene soffermarsi sui veri punti chiave della letteratura kafkiana al fine di riscoprire il profondo messaggio dell’autore legato al tema della condanna.
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