Erano diventati l’incubo di molte imprese del settore dell’edilizia che giorno dopo giorno si vedevano sottrarre mezzi di un certo valore, anche più di 100.000 € a macchina, che spesso non erano nemmeno assicurati contro il furto.
Veicoli che costituivano veri e propri asset, dei beni economici che entrano nei bilanci delle società e che hanno bisogno di costi iniziali e di periodi di ammortamento prima di cominciare ad essere una voce attiva del bilancio.
28 i mezzi rinvenuti, sequestrati e tutti restituiti ai legittimi proprietari dagli agenti della polizia di Torino. In particolare, si tratta di 5 trattori, 17 macchine operatrici e 6 semirimorchi. Eseguiti provvedimenti cautelari nei confronti di 6 persone, 3 dei quali in carcere e 3 con l’obbligo di dimora. Sono Invece in corso le indagini per addivenire alla cattura del 7° componente dell’organizzazione, residente a Torino e non reperito in quanto verosimilmente all’estero. Le indagini erano partite dal sequestro di una macchina operatrice rubata nei pressi di Novate Milanese (MI), sulla quale era installata un’apparecchiatura antifurto con rilevatore satellitare GPS, che permetteva di individuare anche il capannone industriale a San Gillio (TO). Da qui, l’attività investigativa che permetteva di accertare i tanti mezzi rubati e occultati in attesa di essere rivenduti dopo alterazione dei dati identificativi. Accertati 22 episodi di furto di macchine operatrici e/o veicoli per trasporto specifico, commessi in diverse province del Piemonte e della Lombardia per una valore complessivo di circa 3.000.000 di euro
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