Riflessione tratta dal messaggio del pastore Turdo Stefano.
(28 Maggio 2023)
Riferimenti biblici
LETTURA PRINCIPALE:
Matteo 11:7-8.
LETTURE CORRELATE:
Matteo 3:3-4;
Isaia 40:3-4;
Isaia 11:5.
CONSACRARSI NEL DESERTO
"Perciò, ecco, io l'attirerò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore" [Osea 2:14].
Questo verso esprime bene come il Signore vede i deserti in cui possiamo trovarci nella vita: come un'opportunità per consacrarci, per ascoltare in modo più intimo e profondo la Sua voce, per appartarci e fortificarci.
Giovanni Battista fu un uomo che visse per un periodo nel deserto, anzi lui era proprio "la voce che grida nel deserto"; in esso egli si preparò e fu forgiato per il ministero che gli era stato affidato.
Il deserto, allora, è anche formazione e preparazione per quello a cui Dio ti ha chiamato!
Gesù stesso fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato; allora, il deserto è anche luogo di resistenza, di combattimento contro se stessi e contro i propri nemici spirituali.
Nel naturale, sappiamo tutti che il deserto non è un luogo piacevole; le elevate temperature, la mancanza di cibo e di acqua, le bestie selvatiche e le tempeste di sabbia rendono questo luogo ostico. Eppure, nella nostra vita, ci ritroviamo in dei deserti che fanno parte del cammino spirituale, tappe da attraversare e non su cui soffermarsi per lunghi periodi.
Il Signore fece una promessa a Giosuè, valida anche per noi oggi:
"Il tuo territorio si estenderà dal deserto e da questo Libano fino al grande fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittei fino al Mar Grande, a ovest" [Giosuè 1:4].
In queste parole, il Signore sottolinea come i nostri territori spirituali non sono esenti dal deserto, ma lo comprendono, anzi partono proprio dal deserto per proseguire, per crescere, esplorare e conquistare altri luoghi spirituali.
È duro e difficile il deserto; lì ti incontri con il Signore, ma ti interfacci anche con i tuoi "nemici", come la carne, le tentazioni, i pensieri del mondo, ecc.
Non evitare il deserto, non lamentarti del deserto, ma affrontalo, superalo e vincilo nel Signore! È proprio lì che siamo chiamati ad abbassare ogni orgoglio, a permettere allo Spirito Santo e alla Parola di trasformare il nostro carattere, il nostro modo di pensare, di parlare e di agire. È nel deserto che riconosciamo quanto sia indispensabile l'acqua della Parola e la voce del Pastore che ci conduce dal deserto ai Suoi verdeggianti pascoli [Salmo 23:2].
Quando viviamo in questo modo il deserto, sarà un'occasione di crescita e di santificazione, ma, quando vi rimaniamo impantanati, può trasformarsi nel luogo dove i nostri peggiori nemici potrebbero avere la meglio; perciò, non lasciamoci trovare impreparati, sprovveduti e disarmati da essi!
"Chi è costei che sale dal deserto, come colonne di fumo, profumata di mirra e d'incenso e d'ogni polvere aromatica dei mercanti?" [Cantico dei Cantici 3:6]
Risposta: è la sposa che dal deserto ne è uscita vittoriosa e, adesso, profuma di consacrazione e santità.
Dio ci benedica.
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