Anche per te dire di NO alle richieste altrui è sempre stato un problema? Se, da un lato, dire di NO porta le persone a sentirsi in colpa, dall'altro lato è bene anche riflettere sulla frustrazione che proviamo quando diciamo SÌ a qualcosa che in fondo non ci interessa o che sappiamo non riuscire poi a portare a termine.
Condivido alcune strategie che ho imparato su come di dire no agli altri evitando i sensi di colpa:
1:14 1) Presta attenzione ai reali effetti dei no che dici agli altri
1:59 2) Prendi tempo prima di rispondere
2:55 3) Pensa a cosa stai sacrificando quando dici di sì agli altri
3:21 4) Rifiuta facendo appello alla tua policy
3:59 5) Rifiuta facendo appello a un valore relazionale
6:05 6) Fai una controfferta
Questi i miei consigli. Fammi sapere le tue esperienze se li provi ;-)
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#assertività #comunicazione #psicologia
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“Dire di no per me è sempre stato un problema. Ho sempre fatto un sacco di fatica perché a dire no mi sentivo in colpa, ma se poi dicevo di sì mi sentivo frustrato per aver dato del tempo che non avevo a un progetto che magari mi interessava relativamente.
Allora vediamo come dire di no alle persone senza sentirsi in colpa, o quantomeno provarci.
1) La prima indicazione è quella di provare ad assumere un po’ di consapevolezza rispetto agli effetti concreti dei tuoi no. Annota tutti i no che dici e poi verifica se effettivamente hanno un effetto catastrofico. Questo perché tutti noi ricordiamo molto bene le poche volte in cui un no che diciamo ha degli effetti tremendi, ma la verità è che la maggior parte delle volte in cui diciamo: “no, non posso” le conseguenze sono assolutamente sopportabili. Eppure, ci concentriamo sulle occasioni in cui l’altra persona effettivamente se l’è presa e non ci ha più rivolto la parola.
2) Prendi tempo. Ho sempre avuto la percezione di dover rispondere subito. Un ottimo stratagemma per allentare la pressione è prendere tempo per riflettere se effettivamente la cosa ti può interessare oppure no.
- Sento mia moglie e se è d’accordo veniamo - ; - Grazie per aver pensato a me, faccio un attimo mente locale sugli altri impegni che ho preso e a stretto giro ti faccio sapere qualcosa.-
Mai domande, solo affermazioni. Tono piacevole ma assertivo. Fermo.
3) Pensa che cosa stai sacrificando. Dire sì agli altri significa dire no a sé stessi e viceversa. Prima di dare una risposta pensa agli altri tuoi impegni, priorità e obiettivi che sacrificheresti.
4) Fai appello alla tua policy. L’altro si sentirà meno rifiutato se tu gli rispondi no facendo appello a regole, valori o principi secondo cui tu vivi.
“Vieni al nostro evento di settembre?”
“Guarda mi dispiace, ho una politica per la quale non faccio più di un evento al mese e a settembre sono già full”.
5) Fai appello a un valore relazionale. Puoi dare una risposta che preservi la tua immagine di persona accondiscendente e premurosa ma che al contempo rinforzi il confine intorno al tuo no, e la tua risposta dovrebbe ricalcare questo tipo di struttura. “Se dicessi di sì a te, verrei a meno a degli impegni presi altrove.”
Prendi quello che mi ha risposto, l’assistente della Angela Duckworth, autrice di “Grinta”, quando le ho chiesto la disponibilità per un’intervista per Psicologia Contemporanea: - Angela apprezza la tua offerta ma purtroppo non ha la possibilità di schedulare un’intervista. Si sta sforzando di preservare del tempo per la ricerca e per stare con la sua famiglia e purtroppo non riesce più a soddisfare tutte le richieste che le arrivano. -
Angela, la ricerca e la famiglia, brava! Due priorità pazzesche, fai bene, sono contento che mi hai detto di no, brava Angela!
Un altro no clamoroso che ho ricevuto alla richiesta di intervista è stato quello del leggendario,
Mihály Csíkszentmihályi, colui che ha inventato lo stato di Flow: - Caro Luca, la situazione è la seguente: ho celebrato il mio ottantunesimo compleanno la settimana scorsa, ho circa quarant’anni di lavoro ancora da compiere, quindi non sembra che avrò l’opportunità di finire nemmeno una frazione delle mie obbligazioni a meno che non riesca a raggiungere i 121 anni di età, il che sembra improbabile specialmente
se continuo ad aggiungere progetti a quelli già accumulati. Tra parentesi, le tue interviste sono ben fatte e sostanziali. Saluti. - .
5) Per gestire le persone troppo insistenti puoi anche fare una controfferta. Non abusare di questa strategia, ma puoi dire qualcosa tipo: - guarda non sono qualificato per fare questa cosa che tu mi chiedi, ma se vuoi posso fare quest’altra. - Oppure: - guarda, questo non è proprio tra le mie capacità, ma posso suggerirti il nome di un’altra persona che invece lo può fare. -"
Come dire di NO senza sentirsi in colpa
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