Ha debuttato al Teatro Stabile di Catania GUERRA E PACE di Lev Tolstoj, con la regia di Luca De Fusco.
Nell'intervista:
PAMELA VILLORESI - Annette
"Luca De Fusco riporta Tolstoj al Teatro Stabile di Catania" ...
Dopo Anna Karenina, Luca De Fusco, con i Teatri Stabili di Palermo e Catania, e il Teatro di Roma, affronta sulla scena della "Sala Verga" il capolavoro "Guerra e Pace" di Lev Tolstoj; adattamento: Gianni Carrera; regia: Luca De Fusco; aiuto regia: Lucia Rocco; scene e costumi: Marta Crisolini Malatesta; luci: Gigi Saccomandi; musiche; Ran Bagno; creazioni video: Alessandro Papa; coreografia: Minica Codena.
Cast (in ordine di apparizione): Pamela Villoresi, Federico Vanni, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Raffaele Esposito, Francesco Biscione, Eleonora De Luca, Mersila Sokoli, Lucia Cammalleri.
Produzione Teatro Biondo Palermo, Teatro Stabile di Catania, Teatro di Roma, Teatro Nazionale.
In una scenografia minimalista prende corpo la non facile riduzione teatrale della complessa narrazione che si svolge, dall'inizio alla fine, lungo la scalinata di un palazzo in rovina attraverso un puzzle di scene, avvenimenti e passaggi continui tra recitazioni dal vivo, musica di accompagnamento e suggestive proiezioni.
Luglio 1805, Anna Pavlovna Scherer, Annette, la padrona del salotto di Pietroburgo ove si svolgono la maggior parte delle azioni e dove i protagonisti, simboli dell'armonia del mondo, danno voce ai sentimenti più intimi e contrastanti, rappresenta il sottile fil rouge che, con il suo svolazzante andirivieni lungo le scale, fa di tante particelle un'unità.
La grande Pamela Villoresi che la interpreta nell'intervista rilasciata a Sikelian, ha raccontato la genesi di questo difficile spettacolo, dell'adattamento geniale di ben 700 pagine, con scene che rotolano una sull'altra cucite proprio da Annette.
Il confronto è tra una visione femminile di pace contro quella degli uomini che vivono la guerra come unica avventura della vita.
La Villoresi si è soffermata inoltre sui pericoli di internet che crea una falsa cultura di ritorno confusa e priva di senso critico.
È un messaggio che lancia a ragion veduta, dopo oltre mezzo secolo di lavoro, ai giovani insieme all'esortazione ad allenarsi con pazienza per raggiungere gli obiettivi: il qui, ora e subito non portano a nulla di buono.
Si intrecciano così, attraverso Annette, con un ritmo convulso le storie di alcune famiglie aristocratiche Russe, e le loro interazioni sullo sfondo delle guerre Napoleoniche.
Quella rappresentata in maniera originale ma al tempo stesso filologicamente corretta da Luca De Fusco, evitando forzature e sovrapposizioni cronologiche o stilistiche:
"Detesto la parola "attuale" collegata al teatro – dichiara infatti nelle note di regia …
Il grande teatro e la grande letteratura non sono attuali, sono eterni …
L'unica scelta di politica culturale è quella di soffermarsi sulla cultura Russa per non creare assurdi ostracismi alla straordinaria storia di un popolo che nulla ha a che fare con la politica, a mio avviso esecrabile, di un governo.
Non c'è bisogno di attualizzare il classico di Tolstoj. La convivenza tra guerra e pace, amore e morte, tiranni e popolo, parla alla nostra coscienza contemporanea".
Così come eterne restano le parole di Lev Tolstoj: "Vi è un solo modo per essere felici: vivere per gli altri … L'unione di questa vita con le vite di altri esseri si attua mediante l'amore …
Lasciamo che i morti seppelliscano i morti, ma fin quando si è vivi, bisogna vivere ed essere felici" !!!
Silvana Raffaele
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