Milano (askanews) - Tra il 2007 e il 2012 in Italia il numero dei poveri è raddoppiato, passando da 2,4 a 4,8 milioni di persone e quasi la metà di loro sono residenti al Sud. A confermare questo quadro preoccupante è stato il presidente dell'Istat, Antonio Golini, nel corso di una audizione al Senato, nella quale è stato messo in luce che nel Mezzogiorno oltre un milione sono minorenni. Condizioni di disagio che, secondo l'Istituto, affondano nella recessione, che ha prodotto "gravi conseguenze sulla diffusione e sull'intensità del disagio economico nel nostro Paese". Tutto ciò mentre, sempre dai numeri dell'Istat, si vedono spiragli di ottimismo per il futuro: nel quarto trimestre del 2013, infatti, è confermato che il Pil dovrebbe registrare un leggero segno positivo, marcando la fine della recessione che era iniziata nel secondo semestre del 2011. Resta da vedere però quando queste variazioni positive avranno una ricaduta sulle famiglie italiane di cui, secondo Coldiretti, una su dieci si trova in fortissime ristrettezze economiche.
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