"Voi rappresentate la parte migliore dell'Italia, siete il futuro del nostro Paese e siamo orgogliosi che indossiate la divisa".
Era commosso il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, mentre parlava agli atleti delle Forze Armate reduci dalle Olimpiadi di Londra. I suoi occhi brillavano come quelle tredici medaglie appese al collo degli olimpionici, la voce rotta mentre dedicava parole di incoraggiamento a quelli che non sono saliti sul podio ma che hanno dato un contributo allo sport italiano.
Erano settantanove gli atleti con le stellette a Londra ed hanno portato a casa 4 ori, 4 argenti e 5 bronzi, la metà dell'intero bottino della spedizione italiana.
Tra i presenti anche quattro dei sei esponenti della Marina Militare: i tuffatori Rinaldi e Benedetti, il canoista Cipressi e il canottiere Ruta. Mancavano la tiratrice Elania Nardelli e il velista Zandonà. Non sono saliti sul podio ma il Sottocapo di Stato maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Filippo Maria Foffi, li ha inseriti tra i fiori all'occhiello di una forza armata che investe anche nello sport.
E ognuno di loro ha portato via da Londra un sogno... arrivederci a Rio.
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