TG VENEZIA (sabato 14 luglio 2018) - Mentre in via Monte San Michele regna finalmente la quiete, e i marciapiedi sono di nuovo percorsi da famiglie e bambini dopo la maxioperazione contro la banda di nigeriani che teneva in pugno il quartiere, a Marghera si notano già i primi segnali: tossici e spacciatori cominciano a radunarsi dall'altro lato della stazione ferroviaria.
La Municipalità di Marghera – annuncia il suo presidente Gianfranco Bettin – si costituirà parte civile nel processo contro l'organizzazione di pusher nigeriani.
E chiede alle forze dell'ordine di vigilare perché non si formi un nuovo quartiere dello spaccio tra l'abbandonato edificio dell'ex Monteverdi e il famigerato sottopasso ferroviario già teatro di numerosi episodi di criminalità.
“La nostra indagine non ha posto fine allo spaccio di droga in terraferma – riconosceva lo stesso procuratore capo Bruno Cherchi all'indomani dell'operazione – per stroncare il fenomeno gli strumenti repressivi non bastano, servono anche quelli sociali.”
“Per questo – scandiscono dalla municipalità – chiediamo al Comune di costringere le proprietà dell’ex Monteverdi e dell’ex Cral Montedison a mettere in sicurezza gli stabili, impedendo che tornino ad essere covi dei mercanti di morte.” ([ Ссылка ])
Ещё видео!