Giovanni vive da 40 anni in un piccolo seminterrato al Tufello, nella periferia nord est di Roma, insieme alla moglie. Sfoglia e mischia ossessivamente i tanti fogli che raccontano la sua vicenda, tra cui la notifica dello sgombero arrivata alcuni mesi fa. I due coniugi vivono tra queste mura dal 1978, quando occuparono lo stabile. 'Non avevamo un altro posto dove andare - racconta Giovanni - ma abbiamo sempre pagato tutte le mensilità che ci hanno mandato'
L'uomo ha provato negli anni a mettersi in regola, chiedendo un contratto ma gli è stato sempre risposto che non era possibile, perché l'immobile risultava inabitabile. Eppure oggi, dopo 40 anni e dopo tanti lavori di ristrutturazione fatti da Giovanni per rendere confortevole il seminterrato, il Comune di Roma rivuole lo stabile per assegnarlo ad una famiglia in graduatoria per la casa popolare, ma questo non potrà accadere essendo priva del certificato di abitabilità.
A difendere Giovanni il Comitato Case Popolari del Tufello, che si occupa di tutelare gli inquilini senza titolo e sotto sfratto, ma anche il neopresidente del III Municipio Giovanni Caudo: "La sindaca di Roma Virginia Raggi applicando così il principio di legalità produce solo macelleria sociale".
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