Lavorare nel mondo dell’arte non è semplice. Non sarò qui a raccontarvi che è una passeggiata ma non voglio neanche demoralizzare nessuno o far credere che l’esperienza di una sola persona positiva o negativa possa essere l’unica via per fare qualcosa. Oggi invece vi racconto la mia storia, i miei lavori nel mondo dell’arte in Italia e all’estero, nella speranza di potervi dare qualche spunto per poter iniziare il vostro percorso, ma sempre con l’idea che si tratta di un racconto di vita personale.
Se hai già visto il video sul mio percorso di studi sai che ho una laurea triennale in Storia dell’arte, una specialistica in Economia dei beni culturali e una seconda laurea in Storia dell’arte presa a Palermo da non frequentante. Inizio dicendo questo perchè le mie esperienze di lavoro sono cominciate proprio mentre ero in università.
Del mio primo tirocinio pagato a Palermo vi parlo brevemente perché si tratta di un esperimento che ho voluto fare a 19 anni. Una delle mie passioni in ambito artistico sono da sempre i gioielli. Così durante il mio secondo anno di università ho deciso di prendere un diploma in Storia e restauro dei metalli preziosi.
Finisco la triennale, vinco la borsa di studio e mi posso spostare a Milano. Mi viene chiesto se fossi disponibile a lavorare in Archivio attraverso l’università per uno o due pomeriggi alla settimana per risistemare gli stralci di giornale, le pubblicazioni e i materiali legati alle mostre e alle nuove opere.
Parte dei miei crediti in università sono per un tirocinio che potevo iniziare in teoria solo in secondo anno e quindi vado in segreteria e mi fanno firmare dei moduli in cui io decido di aggiungere dei cfu al primo anno e inizio immediatamente.
Arriva la fine della specialistica, la fine della borsa di studio e io ho bisogno di trovare un lavoro. Così arriviamo al secondo capitolo di questa storia: il mio anno part-time a Palazzo Reale a Milano nell’ufficio mostre. Ho 23 anni e sto studiando per la mia seconda laurea per tenermi aperta la porta dell’insegnamento.
Mi viene suggerito di dare un’occhiata al servizio civile. Va avanti così anche quando finisco con il servizio civile. Ovviamente il lavoro nello studio d’artista e in archivio è sempre molto intenso ma il fatto di poter portare avanti la scrittura o altre collaborazioni mi entusiasma.
E arriviamo al terzo capito: fra le diverse collaborazioni da consulente mi viene offerto di fare da assistente alla curatela di una mostra legata ad un argomento che in teoria è molto lontano da quello di cui mi sto occupando.
A 26 anni però conclusi i progetti principali a cui sto lavorando e la mia seconda laurea decido di lasciare il lavoro in Archivio da cui ho imparato tutto quello che so e di iniziare una nuova avventura. Voglio andare all’estero.
Non so da dove iniziare ma parlo un inglese discreto e l’idea è quella di un dottorato o di un lavoro in museo. Prima scelta l’America dove mando diverse applications.
Seconda scelta l’Inghilterra e arrivo qui grazie all’università di Palermo partecipando all’Erasmus+. L'università ti sovvenziona una borsa di studio di circa 400/500€ per un'esperienza di lavoro all’estero. Tu devi trovare un datore di lavoro che è disposto a fare parte del programma.
E finita l’esperienza, ho 27 anni e capisco che esiste il mondo delle aziende private. In Italia avevo collaborato con gallerie private, con case editrici grazie all’Archivio ma non avevo mai cercato lavoro nel mondo del privato.
Così dopo nove mesi in un’azienda non legata al mondo dell’arte arriviamo al mio lavoro attuale. Mi occupo da 3 anni di acquisti di oggetti di arredamento e opere per un’azienda americana con diverse sedi nel mondo tra cui Londra.
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Art and the Cities è il mio blog personale e canale Youtube di arte e viaggi. O meglio di viaggi d'arte. Non vi parlo solo di storia dell'arte ma anche di viaggi, musei, gallerie, mercato dell'arte, storie d'amore, libri, mostre e tanto altro.
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A presto,
Clelia
#arte
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