Milano, 16 giu. (askanews) - Le province pesano sul bilancio regionale lombardo per circa l'1% e la loro abolizione porterebbe a un risparmio in termini di costi amministrativi di circa 220 milioni di euro l'anno, che diventano 1,7 miliardi a livello nazionale. E' quanto emerge da uno studio realizzato su dati 2010 dal Certet Bocconi e patrocinato da Fondazione Edison e Assolombarda nell'ambito del dibattito sul riassetto delle province, che in Lombardia spendono 1,6 miliardi di euro, pari al 4,8% della spesa locale, e in vista della creazione della Città Metropolitana, tema centrale del piano strategico 2014-2016 di Assolombarda "Far volare Milano". Ma prima di parlare di eventuali statuti è fondamentale focalizzarsi sugli obiettivi da raggiungere come ha spiegato Rosario Bifulco, consigliere incaricato Assolombarda per la Competitività territoriale. "A Milano in particolare, piuttosto che incominciare subito a parlare di Statuto, abbiamo proposto di parlare di missione e strategia della Città Metropolitana, perchè soltanto avendo chiari quali sono gli obiettivi e cosa si vuole raggiungere secondo noi poi si può facilmente lavorare sullo statuto e sul sistema di funzionamento".
Quanto alla spesa pubblica in Regione Lombardia, dei 150 miliardi di euro totali 51 miliardi sono assorbiti dalla previdenza e 18 miliardi dal servizio del debito (compresa la quota parte del debito statale attribuibile alla Lombardia). Ma dei 150 miliardi ben 116 sono dello Stato e degli enti pubblici centrali, mentre 34,1 miliardi sono di Regione, Province, Comuni e Comunità montane. Ed è su questa voce che secondo il presidente della Fondazione Edison Umberto Quadrino, si può intervenire con risultati importanti. "In un'azienda che si riorganizza porsi un obiettivo di una riduzione del 10% è del tutto logico. Per quale motivo non dobbiamo porci lo stesso obiettivo di riorganizzare la spesa pubblica e ottenere gli stessi risultati?".
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