10 citazioni di Terenzio che fanno riflettere
In questo video scopriremo 10 citazioni significative del poeta romano del II secolo a. C. Publio Terenzio Afro.
Publio Terenzio Afro nacque in Africa, a Cartagine. La sua origine africana è testimoniata dal cognomen latino "Afer" (il nome completo in latino è Publius Terentius Afer), che significa appunto "africano", che secondo alcuni studiosi attesterebbe però un'origine libica, non cartaginese. Terenzio giunse poi a Roma come schiavo. Dopo essersi affrancato dalla schiavitù, si dedicò all'attività teatrale, e rappresentò sei commedie in un breve periodo, tra il 166 e il 160 a. C.; pare che si sia poi recato in Grecia senza più tornare a Roma.
Terenzio compose sei commedie diverse da quelle della commedia tradizionale, e in particolare da quelle di Tito Maccio Plauto.
Mentre per Plauto la commedia era un momento di evasione, per Terenzio era un momento di riflessione. Nelle sue commedie Terenzio trattò temi profondi e difficili, come il matrimonio, i rapporti tra genitori e figli, il problema dell'educazione dei giovani e la condizione della donna. Le sue commedie sono colte e raffinate e vogliono far riflettere sulla condizione dell'uomo.
Celeberrima è una una frase riportata nel video: "Homo sum, humani nihil a me alienum puto" (Sono un uomo, niente di ciò che è umano ritengo a me estraneo), estratta dalla commedia Heautontimoroumenos. Questa frase, pronunciata da uno dei personaggi della stessa commedia, è diventata proverbiale per esprimere la debolezza della natura umana, ma è usata anche per suggerire di essere aperti a qualsiasi esperienza.
Terenzio si distingue dagli altri autori di teatro suoi contemporanei anche per lo stile: la sua lingua è corretta ed elegante, priva di volgarità.
In questo video si cita proprio da alcune delle sei commedie di Terenzio, tutte di ambientazione greca (in greco sono formulati anche i titoli), che sono le seguenti: Andria (La fanciulla di Andro), Hecyra (La suocera), Heautontimorumenos (Il punitore di sé stesso), Eunuchus (L’eunuco), Phormio (Formione), Adelphoe (I due fratelli).
Terenzio ricevette diverse accuse, tra le quali quella di aver attinto largamente a testi greci e di autori latini e quella di essere un poeta dallo stile dimesso. Da queste accuse cercò di difendersi, a volte in modo energico, altre volte in forma debole.
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