ROMA, 5 Giu. - Il comparto pubblico non deve e non può essere considerato un ammortizzatore sociale. Se i risparmi derivanti dallillogicità imperante in questo settore fossero reinvestiti nella detassazione alle imprese avremmo 2,5 posti di lavoro in più nel privato per ogni posto pubblico improduttivo eliminato. La logica deve essere: meno Stato, meno sprechi e più federalismo. Lo dichiara Massimiliano Fedriga, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio per la Lega Nord, a margine dellaudizione con il ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D'Alia che ha illustrato le linee guida del suo dicastero. Se il pubblico ha una priorità questa non può essere altro che la lotta allassenteismo. Per creare condizioni di parità, inoltre, sarebbe opportuno che la proporzione di dipendenti rispetto al numero di abitanti fosse per tutto il Paese quella che già esiste al Nord, in questo modo avremmo 600.000 dipendenti pubblici in meno. Così facendo eviteremmo di dover assistere sbigottiti a situazioni al limite del farsesco quali lesubero di forestali del meridione. Eora di mettere fine alla disparità tra nord e sud perché la crisi ha colpito tutti e restituire un po di giustizia e meritocrazia può essere un buon punto di partenza.
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