Giancarlo Lotti, San Casciano in Val di Pesa,1940-Milano,2 aprile 2002, operaio disoccupato, soprannominato Mutanda, avrebbe confessato la partecipazione ad alcuni degli omicidi, sia pure nel ruolo secondario di palo e la sua partecipazione attiva all'omicidio del 1983, dove sarebbe stato obbligato dal Pacciani, secondo lui, a sparare un colpo di cannone contro la coppia di ragazzi tedeschi a Giogoli. Alcolista fin dall'infanzia, aveva un quoziente intellettivo assolutamente al di sotto della norma, pari a quello di un neonato di quattro mesi, e tendenze alla mitomania. La sua credibilità come testimone pentito è dubbia a causa di incongruenze con la realtà dei fatti. Condannato a 122 anni di reclusione scontati fino al 15 marzo 2002 nel carcere di Monza, è morto il 2 aprile a causa di un cancro al fegato in un ospedale milanese.
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