Un gruppo di attivisti napoletani che fa parte della campagna "Magnammece o pesone" per l'emergenza abitativa, ha chiesto la liberazione di Ugo e degli altri fermati durante la manifestazione del 12 aprile scorso, a Roma, che si è chiusa con un bilancio preoccupante: 40 feriti e una decina di fermi. "È stata un'iniziativa in continuità con la partecipazione della campagna alla manifestazione del 12 aprile a Roma - spiega Alfonso De Vito, attivista - il corteo per il diritto alla casa e al reddito che per manifestare la propria indignazione sotto i ministeri ha dovuto misurarsi con le cariche violente della polizia che ha infierito anche sulle migliaia di persone tappate in piazza Barberini". La lotta per il diritto all'abitare però non si ferma in tutto il paese e l'iniziativa di oggi ne è una conferma. I manifestanti hanno anche espresso solidarietà a più riprese a Ugo, lo studente precario napoletano arrestato a Roma, così come agli altri fermati.
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