Oggi vi presento un caso di Rinosettoplastica su naso etnico, paziente sudamericana (Ecuador).
Sommario:
00:05 Caso di Rinosettoplastica su naso etnico sudamericano (Ecuador)
00:17 Vista frontale prima dell'intervento
00:34 Vista del profilo prima dell'intervento
01:20 Cosa è stato fatto e con quali risultati
Vediamo alcune caratteristiche del preoperatorio: nel FRONTALE la paziente presenta una lateroconvessità verso sinistra e la stessa deformità è stata riscontrata all'esame endonasale per il setto. La causa è di origine traumatica risalente a qualche anno fa.
Nel PROFILO la paziente presenta il classico gibbo e la punta che ha una scarsa proiezione e tende a ruotare verso il basso; l'angolo naso labiale è di circa 90°.
La paziente ha una caratteristica molto importante, visibile nelle foto: una pelle molto spessa che ovviamente condiziona il risultato finale, non potrà ottenere un naso molto sottile, una punta fine, che sono le classiche richieste di molte pazienti per la rinoplastica. Ma soprattutto, una pelle così spessa avrà comporterà un post operatorio particolarmente lungo inteso come guarigione estetica, quindi il risultato definitivo si potrà apprezzare dopo diversi mesi.
CHE INTERVENTO HA SUBITO LA PAZIENTE?
La classica Rinosettoplastica con accesso endonasale extramucoso che ha dato la possibilità di riportare sia la piramide nasale che il setto nasale sulla linea mediana.
Nell'immagine del postoperatorio possiamo osservare un frontale perfettamente dritto.
Un aspetto particolare da osservare nel frontale: è molto largo perchè sono passati in questa immagine solo 6 settimane, una pelle spessa si gonfia molto, per cui vediamo un naso appunto molto largo.
Con il tempo l'evoluzione del postoperatorio porterà ad una notevole diminuzione del frontale e diventerà anche molto più definita la punta.
Nella foto del profilo osserviamo la correzione del gibbo, ottenendo un profilo rettilineo.
La punta ha guadagnato la sua proiezione e una leggera rotazione verso l'alto.
Ciò è stato possibile con un innesto cartilagineo di estensione del setto nasale che fa leva sulla columella: questo perchè sul naso sudamericano (ed in particolare nella zona di provenienza della paziente) è di frequente osservazione un setto nasale particolarmente corto che non offre un sufficiente sostegno alla punta e quindi l'integrazione cartilaginea di sostegno è quasi una manovra d'obbligo per ottenere un risultato stabile nel lungo termine (e per sempre).
Per quanto riguarda la punta, a causa della punta spessa, si avrà una cicatrizzazione particolare.
Se non garantiamo una adeguato sostegno cartilagineo alla punta, incorriamo in complicanze come il naso pinzato, la retrazione alare e la caduta della punta.
Quindi è necessario incrementare la struttura, ed ecco perchè in questi casi una punta particolarmente sottile, fine, non è possibile da ottenere.
In una paziente di questo tipo, per vedere il risultato definitivo alla punta, è necessario attendere anche 18 mesi.
dott. Enrico Dondè | Rinoplastica e Chirurgia Estetica del Viso
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