Il giallista Rino Casazza torna ad occuparsi per Fronte del Blog, di Simonetta Cesaroni e del delitto di via Poma, ancora una volta avvalendosi della puntuale analisi di Paolo Cochi.
Nel precedente video, abbiamo ripercorso gli accadimenti del tragico 7 agosto 1990, quando la giovane fu uccisa da un assassino ancora oggi senza nome nella sede dell’Associazione Alberghi della Gioventù di Roma.
Questa volta ci occupiamo delle indagini susseguitesi a partire dalla scoperta del corpo senza vita di Simonetta, intorno alle 23.30.
Con alterne vicende queste indagini si sono protratte sino al 2010, mostrando fin dall’inizio rilevanti lacune (per esempio la polizia scientifica non non rilevò impronte digitali, e il medico legale non si premurò di accertare la temperatura del cadavere, e nemmeno della stanza in cui fu ritrovato). Ma perché tutto ciò avvenne?
Pur non sbilanciandosi, Paolo Cochi, autore del documentatissimo saggio “Via Poma, oltre la Cassazione. Storia di un delitto senza giustizia”, fornisce una traccia per individuare l’identità dell’assassino. Un assassino che, secondo quanto affermò il padre della vittima, sarebbe scomparso qualche anno dopo il delitto e si troverebbe dentro le carte dell’inchiesta nonostante l’imperfezione e la confusione che l’hanno caratterizzata.
Il primo video su via Poma di Rino Casazza e Paolo Cochi, lo trovate qui:
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Il libro di Paolo Cochi, Paolo Loria e Francesco Bruno “Via Poma oltre la cassazione. Cronaca di un delitto senza giustizia” lo trovate qui:
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L’ultimo thriller di Rino Casazza è “Quelle notti sadiche”, che trovate qui: [ Ссылка ]
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