Documentario report sugli sperperi di denaro pubblico.
Il caso di Frosinone dove, ad un anno dall'insediamento, la nuova amministrazione comunale ha deliberato il predissesto, tagliando servizi, personale ed aumentando nel contempo le tariffe dei servizi, le imposte locali e le aliquote ed addizionali delle tasse.
In un contesto di dissesto e di grandi sacrifici per la città e i suoi contribuenti, si sono realizzate tante spese inutili e voluttuarie che aggiungono al danno la beffa.
Il documentario denuncia alcuni di questi esempi di "dissesto all'italiana", spese ostentate come indispensabili ma concretamente utilizzate per occasioni di vanto politico e autocelebrazione degli amministratori.
Tra queste:
a) i lavori in somma urgenza per fermare la frana che ha fatto crollare una delle vie centrali della città (il viadotto Biondi), costate circa 242.000 euro per realizzare un sottile strato di cemento a spruzzo appoggiato sulla massa franosa e che, nonostante le previsioni e le denunce nel primo documentario Dossier N.1-Le frane a Frosinone, oggi è crollato!
b) La realizzazione di asfalto colorato vezzosamente di rosso e di un sistema di segnalassi su una delle poche vie della città il cui manto stradale era in ottime condizioni e perfettamente illuminato, con una spesa di 60.000 euro circa!
c) Il festival degli sbandieratori, in una città che non ha alcuna tradizione in questo senso, realizzato appunto con compagnie venute tutte da fuori, utilizzando circa 13.500 euro che erano destinati peraltro alle attività economiche e produttive, così colpite dalla crisi.
d) L'istituzione dell'assessorato ai gemellaggi, con costi non noti, che in un comune in dissesto appare davvero canzonatorio.
Ещё видео!