La diagnosi precoce della malattia di Alzheimer è importante per rallentare la progressione della patologia e migliorare la qualità di vita dei pazienti. Grazie agli avanzamenti della ricerca, oggi è possibile identificare le alterazioni biologiche tipiche dell'Alzheimer anche nelle fasi iniziali, prima della comparsa dei sintomi evidenti. Quali sono i nuovi strumenti diagnostici disponibili per il medico di famiglia e il neurologo per identificare i pazienti a rischio? Lo abbiamo chiesto alla professoressa Federica Agosta, Professore associato di Neurologia presso l’Università Vita e Salute di Milano, che abbiamo incontrato in occasione del 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia a Roma.
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