Non è il Papa a incentivare con la sua accoglienza nuovi sbarchi ma chi ha provocato le guerre in Medio Oriente. Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.
Dopo il viaggio del Papa a Lesbo una parte dell’opinione pubblica italiana ha ritenuto questa ‘politica dell’accoglienza’ come un incentivo a far venire i migranti in Italia. Cosa risponde?
“Si tratta di una politica evangelica. Chi ha un minimo d’intelligenza - cioè è in grado di leggere la storia e gli eventi - capisce che i veri motivi che spingono le persone ad uscire dalle proprie Nazioni sono altri. Non è l’accoglienza ma la guerra e le condizioni economiche disastrose. Chi incentiva e continua ancora a provocare l’immigrazione sono tutte quelle realtà, e l’Europa e gli Usa non sono assolutamente senza colpa, che hanno provocato le guerre e impoverito queste Nazioni. La povertà e la guerra mettono in moto queste persone. Se questo non bastasse, bisognerebbe ricordare le immagini della visita di Francesco a Lesbo: l’uomo che si è inginocchiato piangendo ai piedi del Papa, i bambini che spingevano dietro le cortine per essere visti. Chi vede quelle immagini penso che capisca la mancanza di logica in affermazioni di questo genere”.
Guardando ai profughi e i migranti il Papa e la Chiesa non rischiano di far passare in secondo piano i poveri italiani che vivono nelle nostre città ?
“Solo chi non frequenta i centri Caritas o i centri d’accoglienza della Chiesa Cattolica può fare queste affermazioni. Chi invece li frequenta si accorge che non ci sono solo stranieri purtroppo ci sono anche tanti italiani. Quindi l’accoglienza della Chiesa non è a quella faccia, colore o condizione ma a tutti coloro che hanno bisogno. E quando ci sono italiani che hanno bisogno di aiuto anche per loro c’è sempre una risposta”.
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