Edoardo Sanguineti traccia un breve profilo letterario di Moravia, "squisitamente realista borghese". Da Marx e da Freud impara che l'esperienza trova i suoi centri di esplicazione in due oggetti di desiderio fondamentali che sono il sesso e il denaro. Secondo Sanguineti il momento più alto della carriera moraviana va dal suo libro di esordio, “Gli indifferenti” del 1929 alla “Noia” del 1960: il primo rappresenta la condizione italiana sotto il fascismo e il secondo la condizione italiana sotto il capitalismo del dopoguerra. Accanto a questi due libri Sanguineti ricorda anche Inverno di malato e Agostino. Dal programma "La letteratura italiana di Edoardo Sanguineti, Il Novecento" (RAI).
Alberto Moravia (1907-1990) è stato uno dei più importanti romanzieri del XX° secolo, ma anche poeta, reporter di viaggi, drammaturgo, critico cinematografico. Il suo sguardo penetrante e spietato sulla realtà italiana e sulle contraddizioni della società moderna, la lucida analisi dei temi della sessualità e dell'alienazione sociale, l'impegno politico e quello artistico percorsero la sua vita e la sua opera, tradotti nell'inconfondibile prosa asciutta e tagliente propria di tutti i suoi scritti.
Alberto Moravia secondo Edoardo Sanguineti
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