Che cos'è l'insonnia?
Con insonnia s'intende la difficoltà a iniziare, mantenere o consolidare il sonno oppure la scarsa qualità del sonno nonostante un adeguato numero di ore e un ambiente adeguato al riposo che risulti in una forma di compromissione delle attività quotidiane.
Il 95% della popolazione ha sperimentato nell'arco della vita almeno un episodio di insonnia.
Un terzo della popolazione adulta riferisce di aver provato una qualsiasi forma di difficoltà nel prendere sonno negli ultimi 12 mesi. La condizione è più frequente nel sesso femminile rispetto al sesso maschile e nella fascia della mezza età rispetto alle altre fasce d'età prese in esame.
L'insonnia può essere acuta o cronica. La prima ha durata inferiore a un mese ed è generalmente legata alla presenza di un fattore “stressogeno” nella vita del soggetto; la seconda ha durata superiore a un mese e può essere la manifestazione di disturbi medici o psichiatrici, oltre che fattore di rischio per lo sviluppo di depressione, dipendenza da sostanze, suicidio.
La qualità della vita lamentata dai pazienti con insonnia cronica non differisce da quella esibita da pazienti affetti da patologie croniche come l'insufficienza cardiaca, artrite o diabete.
I sintomi dell'insonnia
L'insonnia si può manifestare come una difficoltà nel prendere sonno in un tempo superiore a 30 minuti da quando il soggetto si corica, un tempo di riposo inferiore a 6 ore per notte o l'interruzione del riposo più di tre volte per notte. Ciò deve avvenire per un tempo adeguatamente lungo o ripetersi un numero di volte tali da rispettare le definizione del DSM V.
Difficilmente chi soffre di insonnia riporta episodi di sonnolenza diurna. Più frequente è invece la presenza di difficoltà nella concentrazione protratta o affaticamento.
Diagnosi, terapia e rimedi
L'insonnia è una diagnosi clinica. Eventuali approfondimenti per valutarne le cause devono essere mirati a escludere patologie mediche o psichiatriche concomitanti come: sindrome delle apnee notturne, abuso di tabacco, caffeina o effetti collaterali di medicamenti (inclusi prodotti di erboristeria), depressione, disturbi d'ansia.
Alla valutazione dell'insonnia si applicano numerose scale e spesso sono necessarie informazioni che possono ricavarsi tenendo per 2-4 settimane un diario del disturbo.
Lo scopo della terapia è quello di migliorare la qualità del riposo migliorando l'affaticamento diurno. Essa deve basarsi sull'applicazione concreta di quei comportamenti che vanno sotto il nome di “Igiene del sonno” e sul trattamento delle patologie concomitanti.
L'uso dei farmaci va limitato il più possibile: solo in casi adeguatamente selezionati dalla valutazione medica, possono essere impiegate terapie farmacologiche mirate a indurre il sonno o mantenerlo per un adeguato numero di ore.
Se presenti concomitanti patologie quali la depressione, disturbi medici o abuso di sostanze, il loro trattamento porta spesso ad una quasi totale risoluzione dell'insonnia associata.
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