Sono dati drammatici quelli presentati dall'istat sulla disoccupazione giovanile.
Dati che il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini commenta così: "La crisi ha colpito i giovani perche' le imprese hanno tagliato i contratti flessibili. Per questo il Governo ha deciso di impegnare oltre 1 miliardo per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, che però scattano se l'impresa aumenta l'occupazione".
Il Ministro ricorda poi gli incentivi alle start up giovanili e il finanziamento di oltre 80 mila tirocini formativi.
Secondo il titolare del welfare i primi effetti si dovrebbero vedere da settembre, ma "e' evidente che se l'economia non cresce stabilmente del 2-2,5% nei prossimi anni non c'e' occupazione".
Quanto agli ammortizzatori, il Ministro Giovannini ha osservato che "l'aumento della Cig e' dovuto alla crescita della crisi". Si è investito sulle politiche passive, soprattutto gli ammortizzatori in deroga, ma pochissimo sulle politiche attive come i servizi all'impiego. "La riforma - dice - deve
servire a cambiare la tendenza valorizzando la collaborazione con l'agenzia del lavoro; entro ottobre bisogna definire uno schema unico fra Province e Regioni per avere servizi all'impiego efficienti".
Per il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, "Il Governo ha solo due leve alternative: abbassare la tassazione diretta, che rientra come componente nella formazione dei prezzi finali; oppure creare un sistema di norme che consentano la piena flessibilizzazione dei salari, in maniera che crescano ad un tasso moderato, senza creare pericolose spirali inflazionistiche, solo perche' aumenta la produttivita' ".
L'Italia, secondo l'Onorevole, dovrebbe fare come la Spagna che, riformando il suo mercato del lavoro in chiave tedesca, ha azzerato il suo differenziale sui titoli decennali uscendo dalla recessione.
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