il lesso rifatto alla Picchiapò è un piatto di recupero della cucina romana. Meno nobile del bollito, il lesso - carne sfruttata per farne un buon brodo - veniva recuperato facendolo ripassato con tanta cipolla e pomodoro. Certamente meno saporito di una coda alla vaccinara, ben rosolata e con tutti i succhi mantenuti all'interno della sua polpa, il lesso riprendeva però vita dall'umido dei pomodori, ritrasformandosi in un piatto estramamente appetibile e saziante.
Leggendo il post sulla pagina degli amici Trastevere App, l'origine del nome è incerta: forse Picchiapò deriverebbe dalla carne tagliata e sbattuta sul tagliere - quasi picchiata appunto - o forse da un personaggio di Trilussa che tuttavia si chiamava Picchiabò.
Quel che è certo è che questo lesso o bollito ripassato veniva preparato dalle osterie di Testaccio vicine al mattatoio: da tagli di recupero e scarti di carne, si otteneva un doppio piatto: un brodo e un secodo di carne.
Per rendere la pietanza più abbondante, si possono aggiungere patate a spicchi e aumentare la quantità di pomodori pelati per fare in fine una bella scarpetta nel sugo con pane casareccio.
Il sugo può essere insaporito a piacere con basilico e/o maggiorana e il piatto servito spolverando all'ultimo prezzemolo fresco.
In questo video si vedrà anche la differenza tra bollito e lesso, il primo che privilegia la carne e il secondo che privilegia il brodo.

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