Roma (askanews) - Le élite economiche mondiali agiscono sulle classi dirigenti politiche per truccare le regole del gioco economico, generando un mondo in cui 85 super ricchi possiedono l'equivalente di quanto detenuto da metà della popolazione mondiale. Alla vigilia del World Economic Forum di Davos, il rapporto di ricerca Working for The Few, diffuso oggi da Oxfam, evidenzia come l'estrema disuguaglianza tra ricchi e poveri implichi un progressivo indebolimento dei processi democratici a opera dei ceti più abbienti, che piegano la politica ai loro interessi a spese della stragrande maggioranza.
In Africa, ad esempio, le grandi multinazionali sfruttano la propria influenza per evitare l imposizione fiscale riducendo in tal modo la disponibilità di risorse che i governi potrebbero utilizzare per combattere la povertà; in India il numero di miliardari è aumentato di dieci volte negli ultimi dieci anni a seguito di politiche fiscali altamente regressive, mentre il paese è tra gli ultimi del mondo se si analizza l accesso globale a un alimentazione sana e nutriente.
"Il rapporto dimostra - afferma Oxfam International - con esempi e dati provenienti da molti paesi, che viviamo in un mondo nel quale le élite che detengono il potere economico hanno ampie opportunità di influenzare i processi politici, rinforzando così un sistema nel quale la ricchezza e il potere sono sempre più concentrati nelle mani di pochi, mentre il resto dei cittadini del mondo si spartisce le briciole".
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