Le indagini sono ancora in corso: saranno i rilievi dei carabinieri della Compagnia di Corsico a fare luce sull’incendio scoppiato nella notte in via Milano, dove un furgone ha preso fuoco. L’episodio arriva a pochi giorni dall’intitolazione della Sala Consiliare del Comune di Corsico a Pietro Sanua, sindacalista degli ambulanti ucciso dalla mafia, e proprio per questo le indagini stanno vagliando l’ipotesi dolosa.
Le fiamme alte hanno spaventato gli inquilini del palazzo al civico 25: “Abbiamo visto il fuoco vicino alle nostre finestre – hanno raccontato –, abbiamo chiuso tutto e chiamato i pompieri. Le fiamme erano così alte che avevamo paura arrivassero in casa”. I pompieri hanno domato il rogo e scongiurato il pericolo.
Sul posto anche i carabinieri a cui sono affidate le indagini. Per ora, non si può escludere alcuna pista e gli accertamenti dovranno chiarire se c’è dietro un gesto doloso contro il furgone dei fruttivendoli. L’incendio, infatti, è partito dal mezzo utilizzato dai gestori del negozio di frutta e verdura e si è poi propagato colpendo altre due auto.
“Non abbiamo nemici – hanno raccontato i fruttivendoli di origine egiziana che hanno aperto il negozio un paio di anni fa –, lavoriamo duro tutti i giorni, sette su sette, dalla mattina alla sera. Andiamo al mercato ortofrutta di Milano alle 2 del mattino e iniziamo così a lavorare all’alba, per finire la sera. Non sappiamo chi possa aver fatto un gesto simile: il furgone era a posto – sottolineano, sicuri di un gesto volontario e non di un guasto al mezzo –. Ora siamo disperati”.
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