🇬🇧 - The P. Orsi Regional Archaeological Museum of Syracuse is among the largest European museums by extension of the exhibition spaces, building on the results of years of research and archaeological excavation campaigns that took place in the Sicilian territory which began from the end of the 18th century.
Established in 1988 in the garden of Villa Landolina, the museum was dedicated to the memory of the great archaeologist Paolo Orsi, who directed the museum from 1895 to 1934, when the headquarters of the latter was still in Piazza Duomo, on the island of Ortygia. During these years, he carried out the main archaeological studies in the city of Syracuse and the excavation campaigns along the eastern territory of Sicily.
In 1941 during the period of the Second World War, due to the bombings, the finds were hidden in the tunnels of the Eurialo castle and after the war it was realized that following the remarkable finds that occurred during the various excavation campaigns, the spaces of the structure housed the old museum were now insufficient, decreeing the need to create a new exhibition space at the current site in the garden of Villa Landolina.
The museum collects documentation of the prehistory and protohistory of Sicily, finds from the Bronze Age, famous Greek and Roman works of art, ceramics, marbles and architectural decorations.
The first section of the museum is dedicated to geology and paleontology concerning the Iblean territory and the Mediterranean, with an exhibition of sedimentary rocks and fossils that testify to the various successions of animal species that lived in Sicily, starting from the Cretaceous period up to the Quaternary .
The paleontological collection consists of fossils of bivalve molluscs, echinoderms, anthozoans, fish, but above all of mammals such as hippopotamuses, ungulates and pachyderms.
Here, in fact, the skeletons of two specimens of very famous Sicilian dwarf elephants, belonging to the Palaeoloxodon falconeri species, found inside the Spinagallo Cave in Syracuse are exhibited.
This extinct species, as well as Mammuthus lamarmorae, Palaeoloxodon melitensis, Mammuthus creticus, represent clear examples of "island dwarfism", a phenomenon induced by the formation of islands and archipelagos, in which the ancestors of these animals remained isolated and due to strong environmental pressures, they evolved by reducing their size.
🇮🇹 - Il Museo Archeologico Regionale P. Orsi di Siracusa è tra i più grandi musei europei per estensione degli spazi espositivi, costudendo i risultati di anni di ricerche e campagne di scavi archeologici avvenuti nel territorio siciliano che ebbero inizio a partire dalla fine del 700.
Istituito nel 1988 presso il giardino di Villa Landolina, il museo venne dedicato alla memoria del grande archeologo Paolo Orsi, il quale diresse il museo dal 1895 al 1934 , quando ancora la sede di quest'ultimo, era presso piazza Duomo, nell'isola di Ortigia. Durante questi anni, egli effettuò i principali studi archeologici nella città di Siracusa e le campagne di scavo lungo il territorio orientale della Sicilia.
Nel 1941 durante il periodo della seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti i reperti vennero nascosti presso i tunnel del castello Eurialo e nel dopoguerra ci si rese conto che a seguito dei notevoli ritrovamenti avvenuti durante le svariate campagne di scavo, gli spazi della struttura che alloggiava il vecchio museo erano ormai insufficienti, decretando la necessità di creare un nuovo spazio espositivo presso l'attuale sede nel giardino di Villa Landolina.
Il museo raccoglie documentazione della preistoria e della protostoria della Sicilia, reperti dell'età del bronzo, celebri opere d'arte greca e romana, ceramiche, marmi e decorazioni architettoniche.
La prima sezione del museo è dedicata alla geologia e alla paleontologia che riguarda il territorio ibleo e il Mediterraneo, con un'esposizione di rocce sedimentarie e di fossili che testimoniano le varie successioni di specie animali vissute in Sicilia, partendo dal periodo Cretaceo fino al Quaternario.
La collezione paleontologica è costituita da fossili di molluschi bivalvi, echinodermi, antozoi, pesci, ma soprattutto di mammiferi come ippopotami, ungulati e pachidermi.
Quì infatti, sono esposti gli scheletri di due esemplari di elefanti nani siciliani molto famosi, appartenenti alla specie Palaeoloxodon falconeri, rinvenuti all'interno della Grotta Spinagallo a Siracusa.
Questa specie estinta, come anche Mammuthus lamarmorae, Palaeoloxodon melitensis, Mammuthus creticus, rappresentano chiari esempi di "nanismo insulare", fenomo indotto dalla formazione di isole ed arcipelaghi, in cui gli antenati di questi animali rimanevano isolati e per via di forti pressioni ambientali, si evolvevano riducendo le loro dimensioni.
Instagram: [ Ссылка ]
Twitter: [ Ссылка ]
YouTube: [ Ссылка ]
Ещё видео!