Fondato nel 1733 sotto il regno di Carlo III di Borbone, progettato in gusto Barocco dall'architetto Orazio Furetto e completato in stile Neoclassico dagli architetti Venanzio Marvuglia e Nicolo Di Puglia, il Real Albergo delle Povere di Palermo, in occasione del Natale, si trasformerà in un luogo di incontro e riflessione sull'essenza più profonda dell'essere umano. La mostra "UN NATALE DI EMOZIONI: Arte Relazionale a 360°", prima tappa esterna del progetto Experience, ideato e portato avanti dalla dott.ssa Leonarda Zappulla, critico d’arte e curatore, esplorerà il vasto e complesso spettro delle emozioni umane attraverso un percorso coinvolgente ed immersivo che combini arti visive, performance dal vivo ed esperienze sensoriali.
Pittura, fotografia, scultura, teatro e musica si uniranno in un'esperienza multisensoriale che guiderà il pubblico verso il benessere psico-fisico attraverso l’esplorazione delle cinque principali emozioni universali: gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto. Una volta terminato questo viaggio tra l’arte contemporanea e i sensi, il visitatore potrà scoprirsi rigenerato e nuovamente consapevole del dono prezioso delle emozioni, trovando la spinta necessaria per lasciar fluire via da sé le energie negative e focalizzare invece le proprie attenzioni su quelle positive, naturali, creative e dinamiche. In questo contesto, l'arte diventa uno strumento di liberazione e autoaffermazione, un mezzo per plasmare la propria realtà e il proprio destino.
L’evento si pone come un invito alla riflessione collettiva: il Natale, tradizionalmente associato alla gioia e alla condivisione, sarà qui reinterpretato come un'occasione per confrontarsi con tutte le emozioni: così come Nietzsche vede nell’arte la chiave per superare le paure e i limiti dell’esistenza umana, questa mostra invita ad esplorare i sentimenti più profondi e a riconoscerli come parte integrante della nostra identità.
“UN NATALE DI EMOZIONI: Arte Relazionale a 360°" sarà un viaggio unico nell’universo delle emozioni, una celebrazione dell'arte come forza vitale e catartica, capace di toccare le corde più intime dell’anima. Non solo una mostra, ma un’esperienza interattiva e coinvolgente, dove il pubblico diventerà parte attiva dell’arte in un dialogo continuo con le emozioni e l’ambiente circostante.
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