Tutte le prestazioni sanitarie comportano un consumo di risorse: economiche, energetiche, tecnologiche, umane.
Come ogni attività umana anche la professione medico-sanitaria ha una sua impronta ecologica, sia in termini di inquinamento sia in termini di produzione di CO2, contribuendo in tal modo alla problematica dei cambiamenti climatici. Si pone quindi la necessità di modificare comportamenti e scelte per una maggiore sostenibilità ambientale ed economica. La strategia per ridurre l’impatto ecologico delle prestazioni sanitarie comprende numerosi e diversi aspetti.
Ne verranno analizzati a titolo esemplificativo tre: la ricerca epidemiologica tesa a verificare i benefici indiretti dei comportamenti virtuosi (esempio il camminare all’aria aperta), i rimedi per ovviare all’impiego inappropriato della tecnologia, la riflessione sulla biodegradabilità e sul bioaccumulo dei farmaci finalizzata ad una prescrizione ecologica.
E’ comunque intuitivo che ogni medico, senza rinunciare alla efficacia in termini di salute, potrà identificare e correggere quei suoi comportamenti che siano maggiormente impattanti sull’ecosistema.
Programma del webinar:
Moderatori:
- Roberto Frediani, Federazione delle Associazioni Dirigenti Ospedalieri Internisti e Slow Medicine
- Gianfranco Porcile, Associazione Medici per l’Ambiente
Relatori:
- Paolo Vineis, Imperial College London : Verso COP26, quale ruolo per i co-benefici per la salute
- Salvatore Palazzo, Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri: Overuse di Tecnologia in Medicina: cause e rimedi
- Vitalia Murgia, Associazione Medici per l’Ambiente: L’Ecologia della Prescrizione
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