La rimozione dei tatuaggi viene effettuata in ambito medico estetico dermatologico tramite una terapia laser.
I laser, grazie a un potente impulso di luce, riescono a degradare i pigmenti che compongono il tatuaggio e riportare la pelle alla colorazione naturale.
Il trattamento è eseguito con un laser specifico: non crea danni alla pelle, ma richiede diverse sedute per poter rimuovere completamente il tatuaggio.
Le sedute vanno pianificate a distanza di 2-3 mesi l'una dall'altra e il periodo complessivo per raggiungere i risultati efficaci varia dai 12 ai 24 mesi, ma dipende molto da caso a caso.
Subito dopo la seduta è possibile che la pelle che ha subito il trattamento appaia un po' gonfia e arrossata: questo non deve spaventare, l'effetto sparisce nel giro di pochi giorni contestualmente con lo schiarimento del tatuaggio trattato, che seduta dopo seduta diventerà sempre meno visibile.
È importante specificare che la terapia laser non lascia cicatrici o altri segni sulla zona di pelle trattata: il laser, infatti, non agisce sulla pelle, ma sui pigmenti del tatuaggio, sia neri che colorati, che vengono degradati per essere poi assorbiti dai macrofagi, i globuli bianchi deputati all'eliminazione delle cellule estranee all'organismo.
Infine, negli ultimi anni, abbiamo a disposizione una nuova tecnologia: il laser in pico secondi. Questo laser permette di effettuare la rimozione dei tatuaggi, in particolare quelli colorati, in modo più veloce, efficace e sicuro.
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