I Sindaci Dario Nardella e Matteo Lepore hanno siglato un protocollo d'intesa di durata triennale
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Il Piano strategico della Città Metropolitana di Firenze, documento primario dell’attività dell’ente di area sovracomunale. ha cercato fin dal suo inizio di liberarsi dai vincoli territoriali strettamente locali, considerato che le tre macroaree che danno il nome alle linee di sviluppo “accessibilità universale, opportunità diffuse e terre del benessere” possono avere più ampio respiro se sollevate da una perimetro esclusivamente territoriale. Il confronto con altre aree e poli territoriali è stato il viatico per la stesura e aggiornamento del documento. Tra queste, il territorio della Città metropolitana di Bologna, citato nel testo come area con la quale attivare forme di progettualità condivisa. Non è dunque un caso se in giugno 2022 le Città Metropolitane di Firenze e Bologna hanno siglato un protocollo d’intesa per attivare azioni e strategie di sviluppo e ripresa. C’è da dire che le due metrocittà avevano siglato un analogo documento già nel 2017. L’attuale protocollo intende dargli seguito, anche in virtà delle trasformazioni derivanti dell’emergenza sanitaria e del nuovo quadro di opportunità previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
Firenze e Bologna dunque come un'unica area urbana.
Un accordo che i due Sindaci, Nardella e Lepore, considerano indispensabile per essere competitive con le metrocittà di Milano e Roma. Messe insieme costituiscono una delle prime tre aree urbane d’Italia.
Il protocollo parte dalla considerazione che le Città metropolitane rappresentano uno dei fattori essenziali per l’innovazione istituzionale del Paese e sono Enti territoriali che possono svolgere un ruolo di importante cerniera sociale e politica tra i cittadini e le Istituzioni. Nel caso specifico di Firenze e Bologna, la loro vicinanza di confine è ulteriormente rimpicciolita dalle nuove e recenti infrastrutture ferroviarie e autostradali. Tra le due aree metropolitane, il territorio dell’appennino tosco-emiliano, visto come cerniera di collegamento strategico tra sistemi amientali omogenei, valori culturali condivisi, eccellenze paesaggistiche e identità storiche condivise.
Obiettivi dell’intesa, di durata triennale, è l’individuazione degli ambiti di interesse comune su cui sviluppare, nel quadro delle politiche regionali e di scala metropolitana, una piattaforma di progetti che sarà condivisa anche con le Università, le Società partecipate, i Sistemi fieristici.
Si punterà anche alla condivisione di strategie comuni nell’attrazione di investimenti produttivi e nello sviluppo di piattaforme logistiche, lo sviluppo di relazioni comuni con le altre città europee attraverso la rete di Eurocities.
Tra le linee di intervento che saranno portate avanti insieme dalle due Metrocittà: progettazione di grandi eventi, definizione congiunta dei programmi fieristici, investimenti nel potenziamento delle diverse forme di connessione tra Bologna e Firenze.
In tema di mobilità – quella che nel piano strategico della cm fiorentina viene declinata nella visione dell’accessibilità universale - Bologna sta investendo per una nuova configurazione del nodo autostradale, per un nuovo Trasporto Pubblico Metropolitano (Servizio Ferroviario Metropolitano, Tram, Metrobus), e per la realizzazione della Bicipolitana, rete ciclabile di 1000 km al servizio dei Comuni metropolitani, e sta progettando la Città 30 diffusa nel capoluogo, servizi di sharing mobility e l’ "Area verde" per un utilizzo maggiore delle auto a minor impatto ambientale. Firenze ha negli scorsi anni orientato in modo deciso le politiche della mobilità verso l'utilizzo del trasporto pubblico. incrementando la progettazione e realizzazione della rete tramviaria anche a servizio dei principali Comuni della prima cintura metropolitana, il sistema dello sharing mobility elettrico, della mobilità ciclabile, oltre ad interventi innovativi come la previsione dello scudo verde e la realizzazione della Smart City Control Room. I due enti ritengono dunque strategico investire nel potenziamento delle diverse forme di connessione tra Bologna e Firenze, per consentire a cittadini, turisti, studenti una fruizione integrata; centrale in tale processo sarà il rafforzamento del servizio pubblico, anche sperimentando nuove forme di utilizzo dell'idrogeno, e la realizzazione di nuove infrastrutture ciclabili. In riferimento alle tramvie, le due CM proseguiranno con lo scambio di esperienze e dati. Le stesse imprese costruttrici di Firenze lavoreranno anche a Bologna.
[a.f.]
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