INCENDI
di Wajdi Mouawad
traduzione Caterina Gozzi
regia Renzo Martinelli
adattamento Francesca Garolla
con Federica Fracassi, Walter Leonardi,
Francesco Meola, Valentina Picello, Libero Stelluti
Al Teatro i di Milano si respira aria di Francia. La quinta edizione di Face à face -- Parole di Francia per scene d'Italia si apre con Incendi (27 gennaio-13 febbraio), spettacolo intenso ed emozionante dell'artista libano-canadanese Wajdi Mouawad, che sa coinvolgere il pubblico con una magica alchimia di passione e impegno politico e sociale. Adattato da Francesca Garolla e diretto da Renzo Martinelli, Incendi viene esaltato dall'energia e forza espressiva di cinque giovani attori, capaci di parlare direttamente al cuore degli spettatori e renderli partecipi del dramma in atto, con una prossemica che limita al minimo lo spazio tra pubblico e platea. Cinque attori per più personaggi, che si intersecano e intrecciano i fili di una trama complessa, che sovrappone presente e passato, in un labirinto di vicende e relazioni dove è difficile intravedere la fine. Amore, memoria, guerra, eredità, identità sono solo alcuni degli elementi che compongono l'opera di Mouawad, che già da qualche anno sta facendo parlare di sé per quello sguardo disincantato, ma al tempo stesso poetico, che riesce ad attraversare i tormenti e gli orrori di esistenze in bilico. Il confine tra il bene e il male, tra Oriente e Occidente, tra odio e amore si mescola e si confonde in un'epopea da tragedia greca in cui la protagonista si trasforma in una sorta di Edipo al femminile contemporanea. Incendi è la storia del testamento di Nawal che, dopo anni di impenetrabile silenzio, lascia ai suoi figli gemelli Jeanne e Simon una pesante eredità: non siete soli, in una terra lontana avete un padre e un fratello che non conoscete, cercateli. Dall'iniziale rifiuto al desiderio della scoperta, i due fratelli, accompagnati dal notaio Lebel, arriveranno a conoscere una verità inquietante, la stessa che aveva tolto alla madre la facoltà della parola. Un silenzio lucido e cosciente, per un segreto indicibile perché «l'infanzia è un coltello piantato in gola che non si toglie facilmente». Dal teatro al cinema, Incendi è stato anche fonte di ispirazione per il regista canadese Denis Villeneuve, che ne ha tratto il film La donna che canta (uscito nelle sale cinematografiche il 21 gennaio), candidato all'Oscar come miglior film straniero.
Veronica Monaco,Milano
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