[ Ссылка ] - Firenze - COMUNALI. LEGA LANCIA CORSA FIRENZE: BALLOTTAGGIO? DIALOGO CON RENZI-DEL RE
Giovanni Galli capolista. E dopo il consigliere regionale e l'ex portiere di Milan, Napoli e Fiorentina, il capogruppo uscente a Palazzo Vecchio e segretario provinciale del Carroccio a Firenze, Federico Bussolin, la segretaria cittadina Barbara Nannucci e un altro consigliere regionale, Marco Landi. C'è anche Cecilia Cappelletti, che siede tra i banchi del Consiglio metropolitano, ma anche Alessio Di Giulio, condannato a febbraio per comportamento illecito e istigazione all'odio razziale (per cui dovrà pagare anche 34.000 euro). La Lega presenta la lista che schiera a Firenze a sostegno della corsa di Eike Schmidt. E fa un pensierino sulle strategie da adoperare in caso di ballottaggio. "Io dialogherei con tutti quelli che non la pensano come il Pd, sia Renzi che Del Re. Con chiunque ha una posizione e una visione diversa", dice Bussolin badando al sodo. "La chiave di volta di Schmidt è proprio questa, il suo essere civico, non essere parte di un partito, quindi la sua capacità di aprire". Insomma, ha "una visione della città che piace a tanti, e perché no, magari anche ad altri candidati". Detto questo, fa la battuta, "di questo passo al ballottaggio ci va Saccardi, non Funaro, ha ragione Schmidt quando lo dice". Schmidt che però non passa dalla sede di viale Corsica. Non era presente neppure alle presentazioni ufficiali delle liste di Fratelli d'Italia e Forza Italia, fanno notare dall'entourage del candidato italo-tedesco. Ed è lo stesso Bussolin che con i giornalisti minimizza e tranquillizza sulla poca presenza dell'ex direttore degli Uffizi a fianco del Carroccio: "Ci sono iniziative che si concentreranno soprattutto nell'incontro con la cittadinanza. Ne abbiamo una in fase di definizione con gli orafi di Ponte Vecchio, o con gli edicolanti". Sta di fatto che di lì a poco Schmidt e Bussolin si scambiano qualche battuta al telefono e, subito dopo gli interventi ufficiali, è il segretario provinciale che porta alla sala i saluti del candidato sindaco: il direttore "è a un evento che si è protratto più del dovuto. L'ho appena sentito, fa gli auguri a tutti, in particolare a Susanna Ceccardi". Proprio Ceccardi che, in piena 'trance agonistica' per la riconferma in Parlamento europeo, parla di una "sensazione assolutamente positiva su Firenze. Per i quartieri e le strade sentiamo spirare forte un vento di cambiamento. Mi auguro che stavolta i fiorentini avranno davvero il coraggio e la voglia di cambiare". Lo dice e si butta, giocoforza, nella contesa per il Parlamento europeo: "Più Italia, meno Europa", esordisce ripetendo lo slogan del Carroccio impresso da Salvini. A Bruxelles "vogliamo riportare gli interessi degli italiani", quindi "la difesa dei confini e del made in Italy. Nei prossimi cinque anni potremmo fare un grande lavoro con il centrodestra al governo: mai abbiamo votato Ursula von der Leyen e mai la voteremo. La Lega è l'unico partito che garantisce questo, così come una presenza solida in una coalizione esclusivamente di centrodestra", aggiunge prendendosela con la misura sulle "case green. Sono un provvedimento che va contro il grande patrimonio immobiliare degli italiani. Che a volte è vetusto, ma non si può pensare che da Stoccolma a Palermo l'efficientamento delle case possa essere uguale per tutti". E' quindi la volta di Galli che, preso il microfono, attacca il Pd a testa bassa: "Purtroppo, a distanza di tempo, trovo ancora presenti tanti problemi che c'erano già nel 2009 quando mi candidai a sindaco, a lampante dimostrazione che in 15 anni niente è stato risolto. A cominciare dalla questione aeroportuale, senza tralasciare quella relativa alla carenza di case popolari, finendo con lo stadio". (17.05.24 )
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