(LaPresse) Proseguono le operazioni di pulizia delle spiagge di Kerch, in Crimea, a due settimane dal disastro ambientale provocato da due petroliere russe affondate nel Mar Nero. Migliaia di volontari si sono mobilitati per salvare gli animali ricoperti di petrolio. Fonti del governo russo hanno fatto sapere che più di 71mila tonnellate di sabbia e terra contaminata sono state rimosse lungo 56 chilometri di costa. L'incidente è avvenuto il 15 dicembre scorso durante una tempesta: le due navi russe affondate hanno riversato circa 3.700 tonnellate di petrolio nello stretto di Kerch.
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