Sabato scorso 118 allievi della prima classe hanno giurato fedeltà alla Patria, nel piazzale dell'Accademia Navale di Livorno, alla presenza del Sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano e del Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi.
“Noi non vorremmo morire un giorno accanto a un uomo che pur vestendo i nostri colori non ci crede appieno” la conclusione del discorso dell'ammiraglio De Giorgi incentrato sul futuro degli allievi che saranno un giorno “Comandanti che non dovranno mai rifuggire dalle responsabilità della nave e degli uomini che comanderanno”.
Il generale Graziano ha portato il saluto “di tutte le Forze Armate a cui voi oggi vi unite, colleghi con cui potreste un giorno ritrovarvi a lavorare insieme lontani da casa” in un discorso che ha ricordato l'importanza degli Istituti di formazione come l'Accademia Navale per formare i militari che saranno impegnati in questi tempi di “tensioni laceranti tra le nazioni”.
Il saluto dell'onorevole Alfano ha ricordato come lo strumento militare debba essere bilanciato e di come il “Libro Bianco della Difesa punti alla formazione degli uomini e delle donne delle Forze Armate perché siano sempre all'altezza del compito che presto si troveranno a svolgere”.
Presente alla fonda di fronte all'Accademia anche nave Maestrale, salutata in ogni discorso come una gloriosa unità all'ultima tappa prima della dismissione con la cerimonia dell'ultimo ammaina bandiera previsto per il 15 dicembre a La Spezia: “Gloriosa e all'epoca innovativa e rivoluzionaria come lo saranno adesso i pattugliatori polivalenti d'altura, la rifornitrice e la nuova nave anfibia appartenenti alla prima tranche di finanziamenti per il rinnovo della flotta” le parole dell'ammiraglio De Giorgi.
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