La video protesta di Valerio Mancini, senza bus Valnerina isolata
«Vergogna, no ricostruzione, no ospedale, no bus...è la fine», il messaggio è scritto su un lenzuolo ad Ancarano, nel comune di Norcia, e ad accendere i riflettori su questa, ennesima, protesta dei nursini e Valerio Mancini, vicepresidente del consiglio regionale dell'Umbria. «La Regione - dice l'esponente della Lega - ha rimodificato gli orari degli autobus in tutta la regione e in alcuni territori il trasporto pubblico non c'è più. Non ci sono più linee autobus, non c'è più - di fatto - il trasporto pubblico locale».
Mancini per raccogliere la protesta è andato su in Valnerina dove, per la verità, è andato più volte in passato per raccogliere il grido di sofferenza e la richiesta di aiuto delle persone terremotate.
«Qui da Norcia - dice Mancini nel suo video pubblicato 20 ore fa su Facebook (ma perché ce lo fa avere solo adesso Consigliere ndr?) - non c'è più un autobus che può portare i cittadini a Perugia, toccando magari le altre città importanti come Spoleto e Foligno. Di fatto, quest comunità è tagliata fuori. Ah, ovvio, non c'è neanche l'autobus di rientro. Stessa cosa vale per il comune di Monteleone di Spoleto, Il pullman delle 6,35 che andava a Spoleto è stato tolto e non c'è neanche il ritorno».
La comunità ne subisce un danno di servizio ed umano senza pari. Significa che, da queste zone o hai l'auto o non vai da nessuna parte.
«Dato che siamo qui ad Ancarano - dice a ancora Valerio Mancini - la stessa cosa vale per le linee interne. Da Norcia fino a Preci non c'è più neanche un autobus e invece prima c'erano tre corse. Stesso problema tra Preci e Cerreto di Spoleto».
Di fatto, quindi, nessun cittadino di quel territorio, se non ha un mezzo proprio, non ha lapossibilità di andar fuori dalla Vallata.
«Oltre la disgrazia del terremoto - aggiunge ancora il vicepresidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria -, la disgrazia della non ricostruzione, di non avere un ospedale degno di tale nome, adesso questi cittadini viene fatto un ulteriore danno. Su questo - dice Mancini - si aggiunge il fatto che vengono tagliate opportunità di lavoro, di studio e anche di far arrivare qualche turista».
Macini la definisce "irresponsabilità politica": "Si chiama cattiva programmazione, si chiama incapacità politica che deve finire e spero che finirà prima possibile!", aggiunge.
Su questo punto, a detta dell'esponente Leghista, i rappresentati della Lega della Valnerina ha già fatto delle battaglie. «Le faremo ancora - afferma - saranno raccolte delle firme in moduli che troverete nelle piazze della Valnerina, per portare alla attenzione di Bus Italia e alla attenzione di quello che rimane del Governo regionale, una ulteriore voce di dolore di questo territorio».
Mancini piazza l'alzo del suo cannone sull'assessore Chianella. « Non ha più elementi per nascondersi - dice - in quanto anche dal Governo, malgrado qualche difficoltà, sono arrivati 300 milioni per il trasporto pubblico locale dal fondo nazionale. Non ci sono, quindi scuse, per non riaprire queste linee, per non ridare dignità a questi territori. Spendo - dice in conclusione del suo video - due parole per i lavoratori del settore di questi territori. Gli va dato un posto di lavoro, gli va data una certezza lavorativa».
Diritto, quindi, per questi cittadini di andare da qualche parte e per i lavoratori di poter lavorare.
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