Camorra e riciclaggio, sequestrata la pizzeria “dal Presidente” a Napoli
Quasi mezzo milione di euro di provenienza illecita era stato investito da persone vicine al potente clan camorristico Contini anche nella società che gestisce una delle pizzerie più conosciute del centro storico di Napoli, "dal Presidente", che si trova in via dei Tribunali. Le indagini condotte dal nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli diretto dal colonnello Paolo Consiglio delineano uno scenario a tinte fosche che ha portato all'arresto di cinque persone (tre in carcere e due ai domiciliari).
La Dda partenopea (pm Alessandra Converso e Daniela Varone) contesta il trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravato dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare la camorra. La pizzeria è stata sequestrata dai finanzieri insieme con altri beni.
La pizzeria "Dal presidente", chiamata così perché aperta dal pizzaiolo che preparò la pizza all'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, si trova in pieno centro storico, lungo uno dei percorsi turistici più frequentati della città. Il valore dei beni sequestrati oggi dai finanzieri ammonta a circa 3,5 milioni di euro.
Nella ricostruzione dell’accusa l’attuale titolare di fatto dell’attività viene individuato in Massimiliano Di Caprio, 50 anni, precedenti per ricettazione, rapina e droga, cognato di Vincenzo Capozzoli, 49 anni, ritenuto esponente di primo piano del clan Contini. Agli atti, i pm hanno allegato anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Secondo la Procura, Di Caprio avrebbe rilevato la pizzeria dal precedente proprietario «grazie all’apporto economico e alla protezione di Capozzoli», insieme al quale l’avrebbe gestita anche dopo l’arresto di quest’ultimo.
Di Caprio e Capozzoli sono ora in carcere per ordine del giudice Giovanni De Angelis. In cella anche Deborah Capasso, di 47 anni, moglie di Di Caprio alla quale, nella ricostruzione dei magistrati, sarebbe stata fittiziamente attribuita la titolarità della società “La Regina dei Tribunali srl” che esercita l’attività di ristorazione attraverso la pizzeria. Ai domiciliari per intestazione fittizia vanno la commercialista Giulia Nappo, di 52 anni, e l’ispettore di polizia Guido Albano, di 56 anni entrambi incensurati.
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Registrazione al Tribunale di Napoli n. 005 del 4-2-2013
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