Emilia-Romagna, Modena - Gad Lerner e Silvia Truzzi proseguono il loro tour nelle città italiane: dopo Ivrea, Roma, Empoli, Livorno, Milano, Cagliari, San Gavino Monreale e Genova, i due giornalisti del Fatto Quotidiano hanno portato il co-fondatore del Partito Comunista Italiano a Modena, precisamente al Teatro Michelangelo lo scorso 17 febbraio.
Nello spettacolo "Il sogno di Gramsci - I temi liceali di un giovane ribelle" emergono aspetti ai più sconosciuti di un giovane che, già nella sua esperienza liceale, aveva idee chiare e una precoce abilità nel trasmetterle. Tratti che risulteranno decisivi nel rendere Antonio Gramsci (anzi, Nino) il pensatore italiano più tradotto del XX Secolo.
Il racconto gira intorno a tre lettere del Gramsci meno che 20enne rinvenute recentemente. Dagli scritti analizzati trovano spazio parallelismi anche sull'età più matura di Gramsci: da quando venne in contatto con la classe operaia torinese, rimanendone fortemente condizionato nel pensiero, al periodo passato in Russia, fino all'incarcerazione una volta tornato in Italia e alla morte.
Molti gli aspetti emersi dalle parole di Gad Lerner e Silvia Truzzi, oltre che dalle testimonianze audio presenti nello spettacolo di chi in prima persona ha avuto contatti con Antonio Gramsci e ne racconta carattere e aneddoti preziosi.
Lo spettacolo mette in luce aspetti a dir poco sorprendenti se si pensa che si riferiscono a un ragazzino colpito a neanche due anni da una tubercolosi ossea, partito da una delle zone più isolate d'Italia quale era la sperduta Sardegna centrale dell'epoca, con un padre incarcerato e non poche difficoltà economiche.
Tutto questo e molto altro nell'intervista rilasciata a Radio 5.9 da Gad Lerner.
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🎙 Intervista a cura di Giulio Carnevali
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