Da azienda produttrice di attrezzature subacquee d'eccellenza a fabbrica artigianale del bene più prezioso del momento: mascherine protettive anti contagio da coronavirus, da destinare a ospedali e volontari. È la riconversione virtuosa di Top Sub, impresa genovese nota in tutta Italia dagli appassionati del settore (e non solo: è fornitore unico di tutti i reparti subacquei delle Forze dell'ordine, dalla Polizia ai Vigili del Fuoco), che da una settimana produce solo mascherine stagne di neoprene, lo stesso materiale delle mute. "Stavo pensando a come fallire con onore, ho mandato in cassa integrazione i dipendenti, ma volevo anche trovare il modo di fare la mia parte", spiega il titolare, Silvano Agostini, 58 anni. Tecnicamente una semplice lastra di gomma, la mascherina made in Genova non è dispositivo medico, per il momento, ma ha la sua certificazione anallergica. Progettata su più modelli e a più colori, rigorosamente "non usa e getta, non a caso siamo genovesi: una volta utilizzata basta lavarla e torna come nuova" - scherza ma non troppo Agostini - dalla linea di produzione della sede dell'impresa, sul mare di Priaruggia, ne sono partite già a migliaia per l'ospedale Gaslini, il Santa Croce di Cuneo e varie associazioni impegnate in prima linea. . .Di Matteo Macor
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