Palermo, (askanews) - All'estero ci descrivono come il Paese dello slow-food, del sit and eat, letteralmente siediti e mangia, possibilmente con calma. In parte questo è vero ma evidentemente conoscono poco il campionario dei cibi da strada che offre lo Stivale. E sarà per questo, allora, che Forbes è rimasta sopresa di aver trovato Palermo tra le prime dieci città al mondo preferite dai turisti per il suo cibo da strada. Perchè il capoluogo siciliano, in una indagine condotta da Virtualtourist e Forbes, si è piazzato - ed è l'unica città italiana - al quinto posto nella top ten dei luoghi migliori per lo street food.
Nell'elenco delle leccornie da passeggio citate da Forbes e Virtualtourist domina il fritto. Come del resto balza agli occhi aggirandosi per le vie di Palermo: dappertutto arancini, che Forbes descrive come polpette di riso ripiene con sugo di carne e formaggio, panelle, frittelle di farina di ceci, crocchette di patate e cardi fritti, di sicuro meno frequenti del diffuso panino con la milza e caciocavallo che tuttavia non viene annoverato. Quello che invece c'è è "l'ottima pizza siciliana", altrimenti nota come sfincione, venduta in tranci nei forni della città, gremiti di clienti anche in tempi di crisi.
Ups da 00.02.44 questo è un settore che non ha crisi e non l'avrà mai perchè il cibo da strada è un cibo povero, accessibile a tutti 00.02.53
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